Io sono Dio. Essendo, lo sono e, se non potessi scriverlo, non lo sarei. Tanto basti sulla mia onnipotenza: essere dio era chiedersi cosa fosse essere dio.
Mi s’incensa nei tram, la funzione del mattino, con aliti di colazioni fatte con esasperante calma. con vapori tiepidi, i vespri, di genitali lasciati umidi di vicendevolezza in fasi postorgasmiche sapute riempire – riempite sapientemente - di sentimento. con l’aria domenicale respirata da professionisti della domenicalità finestrale nella domenica pomeriggio di un solitario.
Tutti possono essere dio, ma solo io lo sono. qualcuno deve pur portare la piuma in equili
Io sono Dio. Essendo, lo sono e, se non potessi scriverlo, non lo sarei. Tanto basti sulla mia onnipotenza: essere dio era chiedersi cosa fosse essere dio.
Mi s’incensa nei tram, la funzione del mattino, con aliti di colazioni fatte con esasperante calma. con vapori tiepidi, i vespri, di genitali lasciati umidi di vicendevolezza in fasi postorgasmiche sapute riempire – riempite sapientemente - di sentimento. con l’aria domenicale respirata da professionisti della domenicalità finestrale nella domenica pomeriggio di un solitario.
Tutti possono essere dio, ma solo io lo sono. qualcuno deve pur portare la piuma in equili